Ascoltare i bisogni dei giovani e giovanissimi atleti, dare agli allenatori strumenti psicologici di base per prevenire e saper cogliere il disagio, coinvolgere le famiglie nella gestione dell’adolescente agonista. Sono alcune delle indicazioni emerse dal convegno “Ginnastica: medaglie e salute devono convivere” organizzato da Osservatorio Metropolitano e Panathlon Milano insieme all’Università degli Studi di Milano Bicocca nel corso del quale sono intervenuti docenti universitari, medici, psicologi dell’età evolutiva, nutrizionisti, genitori di giovani atleti con l'obiettivo di raccogliere indicazioni concrete per famiglie e operatori. Dopo i saluti istituzionali del sottosegretario allo Sport Lara Magoni, che ha ricordato la sua esperienza di giovanissima campionessa dello sci bullizzata per la sua altezza, mettendo in guardia contro i rischi del body shaming, di Lucia Visconti Parisio, delegata allo Sport della Bicocca, del presidente di Osservatorio, Camillo De Milato, di quello di Panathlon Milano, Filippo Grassia, che ha moderato l’incontro, e di Diana De Marchi, consigliera del Comune di Milano e consigliera delegata della Città metropolitana di Milano, è intervenuta Carla De Albertis, responsabile Cultura e Sociale dell’Osservatorio, che ha spiegato l’obiettivo del convegno. "Un incontro propositivo per costruire insieme uno strumento utile alle famiglie – ha detto - La ginnastica è uno sport meraviglioso, ma l'età delle agoniste, addirittura preadolescenti, impone particolare cautela. Parliamo di bambine in crescita fisica e psicologica, spesso sottoposte a pressioni e a un forte stress. L'Italia ci ha regalato tante medaglie, con questo convegno vogliamo dare un contributo affinché siano medaglie di successi e salute." Sono seguiti interventi a più livelli per dare un quadro globale delle problematiche di giovani atleti, e soprattutto delle giovanissime. Sul fronte del benessere psichico, hanno preso la parola diverse professioniste che hanno convenuto su alcuni punti: l'importanza del far parlare e ascoltare i ragazzi che sono, prima che atleti, giovani future donne e uomini, l'importanza della formazione psicologica degli operatori, il tema dello sport come divertimento anche quando si parla di agonismo. Non è mancato un riferimento anche ai casi di disagio delle atlete della ritmica saliti agli onori della cronaca con il presidente della Federazione Ginnastica italiana Gherardo Tecchi che ha ricordato come la Federazione abbia da subito intrapreso progetti di formazione adeguati per gli allenatori. Ha chiuso il convegno la testimonianza di Jenny Santi che ha portato la sua esperienza di madre di una giovane agonista della ritmica e ha fatto un appello alla collaborazione di operatori e istituzioni a supporto delle famiglie.
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